03.12.2022 - 11.03.2023
GIULIA MANGONI
La strega si trasforma persino in vento
04 dicembre 2022 – 25 febbraio 2023
Operativa è lieta di presentare La strega si trasforma persino in vento, prima personale in galleria di Giulia Mangoni. La mostra presenta una nuova produzione di opere con cui l’artista italo-brasiliana indaga il folclore della Ciociaria, sua terra natale, tra creature fantastiche, tradizioni orali e immaginario archivistico. Attingendo a riferimenti antichi e coniugando le storie orali con la memoria collettiva e l’archivio, l’artista sovverte i confini tra finzione e realtà, evocando un mondo naturale ricco di fenomeni magici e forze fantasmatiche che coesistono con il quotidiano.
I lavori di Mangoni racchiudono usanze antiche, tradizioni, racconti, leggende e ricordi personali che danno vita a un mondo a metà tra il reale e il fantastico. L’insieme di antiche storie popolari locali trovano manifestazione all’interno dei quadri dell’artista, dando così vita a un racconto corale popolato da figure marginalizzate sotto le sembianze di fantasmi, animali incantati, gnomi, ianare e lupi mannari radunati in dipinti che ne enfatizzano i temi bizzarri, rivelando così una straordinaria fedeltà all’assurdo.
Nell’ottica di una reinterpretazione di antichi miti del meraviglioso, la figura-archetipo della strega in particolare assume un ruolo cruciale. Rappresentata come un essere ibrido e sfaccettato, figura umana evanescente, la strega diventa il simbolo di un immaginario onirico in grado di reinventarsi attraverso la trasformazione e l’immaginazione, segnalandoci <
La narrazione della mostra è intrinsecamente simbolica e segue dei codici regolati da chiavi di lettura stratificate in cui ogni intervento determina una porzione del processo di ricerca intrapreso dall’artista e in cui lo spazio non limitato della narrazione sottende un’ambiguità spaziale e compositiva.
L’arte intima, potente e collettiva di Giulia Mangoni costruisce un universo di mitologie personali che oscilla tra grottesco e fantastico. Attraverso una moltitudine di creature bizzarre dalle sembianze spesso animalesche, l’artista ci fornisce un bestiario immaginario come strumento per l’esplorazione di mistici mondi paralleli e narrazioni misteriose e simboliche.
*S. Federici, Caccia alle streghe, guerra alle donne, NERO, Roma 2020
Nata nel 1991 a Isola del Liri, Frosinone, Giulia Mangoni è cresciuta tra Italia e Brasile e ora vive e lavora alla sua città natale. Negli ultimi anni, Mangoni ha partecipato a mostre a livello nazionale ed internazionale, tra cui personali: Bits & Cream. Metabolizzazione d’Archivio, presso ArtNoble gallery, Milano; From the Island of Liri, a cura di Juliana Leandra presso Dreambox Lab, New York, più recentemente Nambur da IUNO projects, Roma; e mostre collettive: Ladder to The Moon presso Monitor Gallery, Roma; VIVERE DI PAESAGGIO, a cura di Mirta di Argenzio presso APALAZZO gallery, Brescia; The New Abnormal, Straperetana a cura di Saverio Verini e Roma Pittura Emergente Oggi curata da Cesare Biasini Selvaggi presso 21gallery Treviso. Nel 2020 Mangoni ha partecipato al programma di borse di studio presso CASTRO Projects a Roma, con la borsa di studio Scovaventi Italian Fellowship. È stata una delle artiste protagoniste di Una Boccata D’Arte con il progetto di Fondazione Elpis, Galleria Continua e Threes Productions intitolato Il Salmerino Viandante, a San Lorenzo Dorsino nel Trentino-Alto Adige, curato da Valerio Panella.
È stata vincitrice del premio Skinner Connard’s Travel Prize e del premio Chadwick Healey Prize per la pittura.
04 December 2022 – 25 February 2023
Operativa is pleased to present La strega si trasforma persino in vento, Giulia Mangoni’s first solo show at the gallery. The exhibition presents a new production of works by the Italian-Brazilian artist, investigating the folklore of the Ciociaria Region – her home territory – that emerges from the study of local and fantastic creatures, oral traditions, and archival imagery. Drawing on ancient references and contemporary collective memory, the artist subverts the boundaries between fiction and reality, evoking a natural world filled with magical phenomena and ghostly forces, coexisting with daily life.
The collection of ancient folkloric tales finds its manifestation and is emphasized within the artist’s paintings through a choral narrative peopled by bizarre and marginalised figures in the guise of ghosts, enchanted animals, gnomes, dwarves, and werewolves, revealing an extraordinary loyalty to the absurd.
In the context of a reinterpretation of ancient myths of the extraordinary, the figure-archetype of the witch in particular takes on a crucial role. Represented as a hybrid and multifaceted being, an evanescent human figure, the witch becomes the symbol of a dreamlike motif capable of reinventing itself through transformation and imagination, reminding us of <
The exhibition’s narrative is essentially a symbolic one that follows codes regulated by multi-layered interpretations in which each intervention lets transpire a portion of the research process undertaken by the artist, and in which a spatial and compositional ambiguity is celebrated.
Giulia Mangoni’s intimate, powerful, and collective practice creates a universe of personal mythologies that oscillates between the grotesque and the fantastic. Inhabited by bizarre creatures with often animal-like features, the artist provides us with an imaginary bestiary as a tool for exploring mystical parallel worlds, and mysterious yet symbolic narratives.
*S. Federici, Caccia alle streghe, guerra alle donne, NERO, Roma 2020
Born in 1991 in Isola del Liri, Frosinone, Mangoni grew up between Italy and Brazil and has now returned to live and work in her hometown. In recent years, Mangoni has participated in national and international exhibitions, including solo shows: Bits & Cream. Metabolizzazione d’Archivio, at ArtNoble gallery, Milan; From the Island of Liri, curated by Juliana Leandra at Dreambox Lab, New York, more recently Nambur at IUNO projects, Rome, and groups shows such as Ladder to The Moon at Monitor Gallery, Rome; VIVERE DI PAESAGGIO, curated by Mirta di Argenzio at APALAZZO gallery, Brescia; The New Abnormal, Straperetana curated by Saverio Verini and Roma Pittura Emergente Oggi, curated by Cesare Biasini Selvaggi for 21Gallery in Treviso, IT. Furthermore, in 2020 Mangoni participated in the scholarship program at CASTRO Projects in Rome, winning the Scovaventi Italian Fellowship scholarship. She was one of the featured artists at Una Boccata D’Arte with the Fondazione Elpis, Galleria Continua and Threes Productions project entitled Il Salmerino Viandante, in San Lorenzo Dorsino in Trentino-Alto Adige, curated by Valerio Panella. She was the winner of the Skinner Connard’s Travel Prize and the Chadwick Healey Prize for painting.